ARCHIVIO PUBBLICAZIONI

Gli economisti in Parlamento 1861-1922

M. M. Augello, M. E. L. Guidi (a cura di)
Gli economisti in Parlamento 1861-1922. Una storia dell’economia politica dell’Italia liberale
vol. II, Milano , Franco Angeli, 2003

Il volume presenta la seconda parte dei risultati di una ricerca sugli economisti e la scienza economica nel Parlamento italiano durante l’età liberale, cui hanno partecipato oltre cinquanta studiosi di varie università. In esso viene ricostruito il profilo accademico, scientifico e politico di una trentina di economisti parlamentari, tra i quali Boccardo, Boselli, De Viti de Marco, Ferrara, Lampertico, Luzzatti, Magliani, Messedaglia, Minghetti, Nitti, Pantaleoni e Scialoja.

Indice

M. Pera, Prefazione, pp. IX-X.
M. M. Augello, Introduzione, pp. XI-XVI.
M. M. Augello, M. E. L. Guidi, Gli economisti parlamentari dell’Italia liberale tra scienza e politica, pp. XVII-LXIII.
G. Gioli, Commercio, finanza e istituti di emissione nell’attività parlamentare di Antonio Scialoja, pp. 1-30.
R. Gherardi, Politica, scienza e opinione pubblica: il riformismo ben temperato di Marco Minghetti, pp. 31-51.
R. Faucci, Un economista scomodo alla Camera: Francesco Ferrara dal 1867 al 1878, pp. 53-80.
M. M. Augello, Pietro Torrigiani tra economia e politica: tassa sul macinato e corso forzoso, pp. 81-108.
F. Di Battista, Economisti liberali risorgimentali alla prova del governo: Antonio Ciccone, pp. 109-130.
A. La Bruna, Un economista liberal-democratico: Salvatore Majorana Calatabiano tra visione, teoria e politica economica, pp. 131-157.
D. Parisi, Angelo Messedaglia economista in Parlamento: la statistica come fondamento della ricerca economica e dell’intervento attraverso le istituzioni, pp. 159-178.
V. Gioia, Conservazione e cambiamento nel liberalismo ‘possibile’ di Fedele Lampertico, pp. 179-203.
S. Fratamico, T. Maccabelli, Una scienza per la “questione sociale”: la “politica sperimentale” di Emilio Morpurgo, pp. 205-231.
G. Petrovich, Luigi Luzzatti: gli inizi della politica per il “benessere delle classi laboriose”, pp. 233-264.
P. F. Asso, Intervento pubblico, marina mercantile e politica commerciale nell’azione parlamentare di Paolo Boselli, pp. 265-287.
L. Piccinno, Dall’accademia al Parlamento: il percorso scientifico e politico di Antonio Ponsiglioni, 289-304.
G. Pavanelli, Le ragioni del liberismo: commercio estero e finanza pubblica negli interventi parlamentari di Gerolamo Boccardo, pp. 305-331.
A. Rancan, Scienza e arte di governo in Agostino Magliani, pp. 333-363.
M. Mosca, Libero scambio e istruzione: alcune proposte di Angelo Marescotti per lo sviluppo economico, pp. 365-384.
C. E. Gentilucci, L’attività di Giovanni Zucconi in Parlamento, pp. 385-399.
F. Bientinesi, A. Grati, Pietro Sbarbaro fra liberalismo e autoritarismo, pp. 401-412.
M. E. L. Guidi, L’ascesa di un tecnico. Vittorio Ellena dal Maic al Parlamento, pp. 413-438.
G. Bianchi, Napoleone Colajanni da liberista circospetto a “protezionista condizionato”, pp. 439-455.
P. Travagliante, Giuseppe Majorana: un liberale “riformista” alla prova del governo, pp. 457-474.
L. Michelini, Lo statalismo “radicale” di Giulio Alessio, pp. 475-502.
M. Soresina, Dietro le quinte. Bodio, un tecnico al servizio della politica e della pubblica amministrazione, pp. 503-522.
G. Tusset, L’economia al servizio dello Stato: Carlo Francesco Ferraris, pp. 523-550.
P. Bini, Progetti (e mancate realizzazioni) di economia di mercato in Italia all’inizio del Novecento: Maffeo Pantaleoni in Parlamento (1900-1904), pp. 551-572.
A. Cardini, De Viti de Marco in Parlamento, pp. 573-591.
G. Forges Davanzati, R. Patalano, R. Realfonzo, Nitti in Parlamento. “Democrazia industriale” e programma “radicale” per il Mezzogiorno (1904-1911), pp. 593-613.
P. Maurandi, L’autonomia della teoria economica dalla politica nell’attività parlamentare di Antonio Graziadei, pp. 615-632.