ARCHIVIO RICERCHE

Scienza economica e opinione pubblica nell’Italia liberale (1875-1925)

Progetto PRIN 2008

La ricerca si è inserita in un più ampio progetto di “storia istituzionale dell’economia politica” portato avanti dal gruppo proponente negli ultimi due decenni e volto a indagare i processi di istituzionalizzazione e professionalizzazione della scienza economica in Italia tra Otto e Novecento e il rapporto tra produzione teorica e divulgazione nell’attività degli economisti.


Essa ha avuto l’obiettivo di indagare sulla presenza e il ruolo degli economisti italiani nella stampa quotidiana tra il 1875 e il 1925, un periodo nel quale la struttura economica, sociale e politica italiana viveva profonde trasformazioni. In questo contesto gli economisti intervennero con sempre maggiore frequenza sulla stampa quotidiana per esprimere il loro parere competente e contribuire a formare la linea editoriale del giornale sulle principali questioni economiche d’attualità: sulla politica fiscale e doganale, sul problema del finanziamento dell’industria e del credito, sulle politiche monetarie, sull’organizzazione sindacale, sulla creazione e le conseguenze dei primi cartelli produttivi, sulla liceità e le ricadute della partecipazione ai profitti da parte delle maestranze, sull’organizzazione della rete ferroviaria, sulla finanza pubblica e, più in generale, sulle politiche economiche dei diversi governi che si avvicendarono alla guida del Paese. Lo studio dell’intervento degli economisti attraverso questi canali si è mostrato importante anche per comprendere i complessi rapporti fra l’evoluzione teorica della scienza economica e il dibattito sulle misure di politica economica.
Le principali risposte ottenute da questa ricerca sono state quelle relative all’interrogativo circa la natura della scienza economica in Italia in età contemporanea: lo studio della divulgazione dell’economia e delle grandi questioni della politica economica del paese attraverso i giornali ha permesso di approfondire meglio le caratteristiche tecniche, ideologiche, metodologiche di questa disciplina, i suoi legami con la vita sociale e con la politica, il suo ruolo nella formazione delle professioni e delle classi dirigenti.
Nell’ambito di questi obiettivi generali, la ricerca si è articolata in tre filoni principali di attività:

  1. lo spoglio sistematico delle principali testate italiane, allo scopo di raccogliere i materiali pubblicati dagli economisti in editoriali, rubriche o interventi liberi sulle principali tematiche economiche, e lo studio della storia editoriale dei vari quotidiani con riferimento agli spazi dedicati alle grandi questioni economiche del paese;
  2. lo studio del ruolo dei singoli economisti in questo tipo di attività “divulgatrice” delle principali questioni economiche e “formatrice” dell’opinione pubblica;
  3. lo studio trasversale dei dibattiti di politica economica che hanno coinvolto gli economisti italiani attraverso le varie testate.

 Economics and public opinion.
The economists and the largest daily newspapers in Italy in the Liberal Age (1876-1925)

This multidisciplinary research was part and parcel of a wider research project on the ‘Institutional history of political economy’, carried out by the group for some decades. The aim of this wider project was to analyse the institutionalisation and professionalisation processes of the Italian economic science in the 19th and 20th centuries and the relationship between theoretical production and the spreading of the intellectual activity of economists. The research focused on the presence and the role of the economists in the daily press in the period between 1876-1925. This was a period in which the social, economic and political structure of the country underwent profound changes. The productive development of Italy and its increasing industrialisation, and the decisive changes in the political arena after the rise of the Sinistra storica (Left-wing party), were characterised by the growth of a ‘public opinion’, stimulated by the flourishing of several new newspapers. During this process, the main newspapers, along with political newspapers, became the fundamental means for economists – traditionally engaged in politics – to express their opinions on the most important economic issues, influencing the editorial trend of the newspaper. So people could read articles on tax and customs policy, on the problems of industry financing and credit, on monetary policy, on trade-union organisation, on the creation and consequences of the first trusts and cartels, on profit sharing by the workers, on railway network organisation, on public finance and economic policy led by the different governments alternating in the country.

Studying the economists’ contributions to newspapers was a fundamental way to better understand the complex relationship between theoretical evolution and the debate on economic policy measures.

The research project was articulated into three main sub-objectives:

  1. analysing of the main Italian newspapers in the period 1876-1925;
  2. studying the role of individual economists in this activity consisting in spreading economic ideas and training the public opinion;
  3. analysing the economic policy debates in newspapers involving Italian economists politicians and other specialists such as sociologists, political experts, statisticians etc.

The research started with a screening of newspapers. This screening aimed at finding out and photocopying the materials which will be useful for the study of the ‘history’ of newspapers, of their editorial activities and of the ways in which they influenced the public opinion, of the characteristics of the economists’ contribution, of the existence of special columns and initiatives, etc. At the same time, information concerning the relationships between economists and the newspapers’ management was collected in archives. All this information was included in the data-bank on the Italian economists of the nineteenth and early twentieth centuries, realised during past research projects.